Plastic Free July

La sostenibilità nei piccoli gesti quotidiani

Luglio è conosciuto come il #PlasticFreeJuly, ovvero il mese libero dalla plastica monouso.

plastic free july

Quello del Plastic Free July è un movimento nato nel 2011 su iniziativa della non profit australiana Plastic Free Foundation.

Scopri qui le conseguenze negative che comporta un uso eccessivo della plastica, per esempio sui nostri oceani.

Durante il mese di luglio anche noi abbiamo partecipato a quest’azione collettiva e abbiamo voluto parlarvi di alcune semplici proposte che, se scelte quotidianamente, possono ridurre significativamente la presenza della plastica monouso nelle nostre vite.

Come ridurre la plastica monouso in poche semplici mosse

Le ragazze del Servizio Civile lo scorso anno hanno preparato con entusiasmo i video che potete trovare sui nostri social (Instagram e Facebook), per affrontare il tema dell’inquinamento da plastica e proporre alcune possibili soluzioni da adottare in diversi ambiti della vita quotidiana: i prodotti da bagno, la cucina e gli alimenti, la detergenza della casa.

Per prepararsi al Plastic Free July, le ragazze hanno consultato il libro “Plastica Addio. Fare a meno della plastica: istruzioni per un mondo e una vita zero waste” di Elisa Nicoli e Chiara Spadaro, edito da Altreconomia.

1. Una beauty routine Plastic-Free

Eva, volontaria in Servizio Civile nella Bottega di San Giovanni Lupatoto, ci ha parlato della sua passione per i prodotti da bagno solidi: shampoo, balsamo, detergente delicato per il viso, … chi più ne ha più ne metta!

cosmetici solidi natyr

Sono prodotti in saponetta, che basta bagnare con un po’ d’acqua e strofinare sulle mani per produrre una schiuma con cui lavarsi.

Il packaging di questi prodotti è tutto in carta, per dire addio ai flaconi di plastica monouso, questo consente anche di liberare più spazio in bagno e di non dover pensare più al problema delle boccette di liquidi in aereo!

Vuoi rivedere il video di Eva? Lo trovi qui!

2. Niente plastica monouso in cucina: sostenibilità e risparmio

Sara, volontaria in Servizio Civile nella Bottega di Negrar, ha affrontato il tema della plastica usa e getta in cucina e di come le microplastiche (particelle che si creano dalla rottura della plastica) vanno a inquinare terreni e alimenti.

I dati sono preoccupanti e affidarsi solo al riciclo non è più sufficiente, per questo motivo Sara ci presenta alcune abitudini alternative da adottare in cucina:

  • utilizzare una borraccia anziché le bottigliette in plastica;
  • preferire le borse in cotone o in juta al posto dei sacchetti in plastica per la spesa;
  • comprare il caffè sfuso, da fare nella moka anziché quello in cialde non riciclabili, oppure preferire delle cialde che si possono smaltire nell’organico;
  • fare attenzione ai packaging, preferendo quelli in carta da foreste gestite responsabilmente;
  • utilizzare l’Apepak, una pellicola per alimenti fatta di cotone biologico e cera d’api, lavabile e riutilizzabile! Perfetta per andare a sostituire la pellicola trasparente usa e getta;

apepak

Oltre a queste buone abitudini, anche ciò che mangiamo e da chi scegliamo di acquistare può fare la differenza. Lo sapevi che nelle Botteghe puoi ordinare settimanalmente una cassetta di frutta e verdura sfusa da agricoltori locali? Km zero e plastic free allo stesso tempo! Trovi maggiori informazioni sulla cassetta settimanale di Ca’ Magre a questa pagina.

Per vedere il video che ha realizzato Sara, lo puoi recuperare qui!

3. E se iniziassimo a preferire il detergente sfuso anziché il flacone?

L’ultimo episodio del Plastic Free July ce lo presenta Sofia, che svolge il suo servizio civile nella Bottega di Verona. In questa Bottega è presente la collezione di moda etica e osservandola ogni giorno, Sofia si è chiesta come fare per ridurre la plastica e le microplastiche che hanno a che fare con il nostro guardaroba.

Ebbene sì, perché i tessuti sintetici contengono delle microplastiche, per questo sarebbe bene preferire tessuti naturali, come il cotone (purché prodotti responsabilmente), ma non solo!

Durante il lavaggio ci può essere dispersione delle microplastiche rilasciate dai tessuti, per prevenirlo esistono delle sacche apposite dove inserire i vestiti per il lavaggio, che “bloccano” la fuoriuscita delle microplastiche e la loro dispersione nelle acque reflue.

Anche scegliere detersivi sfusi riduce considerevolmente l’utilizzo di flaconi, che in questo modo possono essere riutilizzati più volte anziché essere buttati subito.

Nelle Botteghe noi teniamo i detersivi sfusi di Ape Regina, per i quali possiamo anche fare il vuoto a rendere delle taniche, che vengono riutilizzate, riducendo ancora di più l’utilizzo di plastica vergine.

Se vuoi conoscere Sofia e recuperare il video che ha preparato, guarda qui!

tanica ape regina detergente sfuso

[Credits to “la Botega di Samuele”]