Un brindisi, forse due, forse tre. Condividiamo la festa?

Brindisi, non è solo una cittadina pugliese, è una parola piena di significato. Deriva dal tedesco antico (bring dir’s), letteralmente “lo porgo a te”.

Già nell’antica Grecia si usava sollevare la coppa in onore di un amico, chiamare il suo nome, bere un sorso di vino e passare all’amico così onorato la coppa perché ne bevesse anche lui e trattenesse la coppa come pegno d’amicizia. Dalla Grecia l’uso passò a Roma e si diffuse ad ampio raggio. Ancora oggi, nell’atto di bere, ci scambiamo “gli uni alla salute degli altri”, in segno di amicizia.

I brindisi accompagnano i nostri momenti felici, i traguardi e anche ciò che vogliamo lasciarci alle spalle.
Brindiamo, in tutte le lingue, ovunque ci troviamo. Ci scambiamo un augurio, assaporando dolcemente il contenuto del nostro bicchiere.

vino franciacortaPerchè non provare con i Vini Solidale Italiano Altromercato?

Il primo brindisi non può che iniziare con un vino spumante da aperitivo: Franciacorta Saten Clarabella DOCG – bio.
In bocca fresco, equilibrato, massima espressione di un vitigno, lo Chardonnay, che dalle terre di Franciacorta, in provincia di Brescia, sulle sponde del Lago di Iseo, riesce a estrarre struttura, eleganza, mineralità e morbidezza. Perlage fine e persistente, al naso note di fiori.

Il gusto si arricchisce con la storia della cooperativa sociale agricola Clarabella, nata nel 2002, che si occupa della sua produzione.
cascina clarabellaClarabella è una cooperativa sociale di inserimento lavorativo, solidale ed inclusiva, che crea occasioni di lavoro per persone con disabilità psichica e fisica e si prende cura del suo territorio con coltivazioni biologiche. Offre anche una proposta di turismo etico e sostenibile nell’Agriturismo Cascina Clarabella.
Clarabella è una ONLUS, le sue attività non hanno scopo di lucro ed i profitti realizzati vengono reinvestiti nello sviluppo delle attività.

Per il secondo brindisi, avrei pensato ad un vino da tutto pasto. Ottimo anche come aperitivo, accompagna egregiamente risotti, molluschi, crostacei. A fine pasto si abbina a dessert non troppo zuccherati come crostate e strudel: il Quorum Prosecco superiore DOCG – bio.
vini botteghe AltromercatoSi tratta della versione classica del Prosecco Superiore DOCG di Conegliano Valdobbiadene, un vino biologico extra dry da uve 100% glera che combina la qualità aromatica delle viti con l’esaltante sapidità delle sue bollicine sottili. In bocca è amabile, ma sostenuto da una giusta freschezza, grazie alla sua buona acidità.

Viene prodotto da Perlage, azienda biologica dal 1985, oggi conosciuta a livello mondiale, poiché capace di unire tradizione e innovazione nei suoi vini biologici e dal 2004 anche nei vini biodinamici.
E’ l’unica azienda ad essere presente all’interno del Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene che produce Prosecco biologico DOCG.

Come non finire i nostri brindisi con un vino dolce “Moscato fior d’arancio DOCG bio. Vino biodinamico da vitigni dei Colli Euganei del Veneto, d’annata, di colore giallo limpido. Si apre con sentori dolci di frutta fresca appena raccolta. Al gusto equilibrato, pieno e fresco da bere con dolci secchi e alla crema.

E’ prodotto dall’azienda vitivinicola “Alla Costiera“, nata dalla passione per la produzione di vino tramandata dal padre Gerardo al figlio Filippo Gamba. Quest’ultimo nel 2000 ha iniziato con amore a sperimentare nelle sue vigne il metodo biologico secondo il regolamento C.E.E. 2092/91 dove in tutte le fasi del ciclo produttivo è escluso l’utilizzo di prodotti chimici (pesticidi e fertilizzanti) e si evita l’utilizzo di sostanze chimiche estranee al vino o nocive alla salute dell’uomo.
Maturando con il tempo esperienze e tecniche nuove in campo, nel 2005, Filippo sceglie di sviluppare il metodo biodinamico e di coltivare la vite prendendo spunto dal filosofo austriaco Rudolf Steiner.
Non vengono usati lieviti o attivanti per la fermentazione, ma si preferisce fermentazioni spontanee cioè con lieviti già presenti nell’uva, per esaltare più la tipicità e la territorialità nel prodotto finale. Il rispetto della natura con l’utilizzo di metodi naturali fa si che si possono ottenere dei vini dinamici e caratterizzati, di anno in anno, da nuovi profumi e gusti tipici che esprimono veramente il loro territorio.

Brindiamo di gusto a queste belle storie.

Brindiamo a chi offre opportunità di lavoro indistintamente, a chi pensa a proteggere la propria terra, a chi vive biologico, a chi biodinamico, a chi vede oltre.

Quale regalo migliore per condividere la festa?