Il prezzo trasparente è un elemento imprescindibile nel Commercio Equo e Solidale. Costituisce, assieme ad altri 9 principi, il documento che definisce i valori e i principi condivisi da tutte le organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane iscritte a Equo Garantito.
Il prezzo trasparente nello specifico comunica in modo immediato i costi di tutta la filiera, mettendone in evidenza ogni fase: ideazione, produzione, distribuzione.
Ha come obiettivo quello di sensibilizzare il consumatore alle diverse componenti presenti nel commercio internazionale (in parte imposte dagli stessi paesi consumatori per proteggere il proprio mercato) a scapito delle economie svantaggiate.
Nel mercato tradizionale si tende, infatti, a giocare al ribasso. L’obiettivo, in sintesi, è quello di offrire un prodotto al minor prezzo possibile e di abbassare tutte le spese e i costi così da massimizzare il profitto.
Ai produttori non viene garantito un prezzo minimo che per poter vivere con dignità e sviluppare la comunità. Ciò accade specialmente se si tratta di prodotti o materie prime provenienti da zone in via di sviluppo. In più, il prezzo pagato ai produttori subisce forti variazioni in linea con l’andamento del mercato.
Prendendo in esame l’esempio del caffè, questo grafico ne rappresenta l’andamento dei prezzi da gennaio 1994 a giugno 2018.
Quando il prezzo per un prodotto diminuisce, non esiste nessun meccanismo di “protezione” per i produttori, che si vedono riconosciuta, a fronte dello stesso lavoro e delle stesse spese, una cifra ancora più bassa.
Nel Commercio Equo e Solidale invece alla base di ogni prezzo c’è una relazione diretta e paritaria tra organizzazioni di produttori e di importatori. Ciò fa sì che il prezzo concordato per ogni prodotto tenga conto delle ore di lavoro, materiali, competenze e tecniche necessarie a realizzarlo.
Sempre prendendo in esame l’esempio del caffè, “scomponendo” il prezzo di un pacchetto di caffè del commercio tradizionale e uno proveniente dal circuito del commercio equo e solidale, le differenze sono evidenti:
Se nel commercio tradizionale solo l’1% del prezzo del pacchetto del caffè viene corrisposto ai produttori, la percentuale sale al 42% se si tratta di un caffè del commercio equo.
Ecco perché il commercio equo e solidale è una risorsa fondamentale per i produttori: in qualsiasi momento storico, a prescindere dall’andamento del mercato, esiste un meccanismo di tutela che permetta la salvaguardia della dignità del lavoro di tutti i produttori.
Un pacchetto di caffè o una tavoletta di cioccolato non hanno lo stesso prezzo di un cesto in foglie di banano o di una t-shirt in cotone: filiere produttive diverse danno origine a una diversa composizione del prezzo.
Ciononostante, per la composizione del prezzo trasparente si segue sempre lo stesso schema logico:
Questa, ad esempio, è la composizione del prezzo trasparente di Altromercato del Caffè Monorigine Etiopia Bio:
CAFFÈ MONORIGINE ETIOPIA BIO
Formato: 250g
Ingredienti: *°Miscela di caffè torrefatto e macinato.
*Ingredienti del Commercio Equo e Solidale
°Ingredienti da Agricoltura Biologica
Percentuale ingredienti equo solidali: 100% in peso
Produttori coinvolti: Sidama (Etiopia)
Composizione prezzo trasparente:
di Chiara Masotto