I produttori del riso: Green Net e Fair Farming

Da dove arriva il nostro riso

– Green Net, Thailandia

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La Cooperativa Green Net, che letteralmente significa “Rete Verde”, è da sempre impegnata nella salvaguardia della biodiversità e nella lotta al cambiamento climatico. Le sue iniziative, tutte di produzione biologica, sono un vero e proprio modello di sostenibilità in Asia.

L’organizzazione del lavoro è su base comunitaria e sa che il cambiamento climatico influirà sempre più negativamente sull’attività dei piccoli agricoltori, sempre più esposti a piogge, alluvioni e siccità imprevedibili.

La Earth Net Foundation

Green Net è attiva già dagli anni ’90, ma nel 2000 viene fondata anche la Earth Net Foundation, con la quale si inizia a organizzare una filiera produttiva di riso biologico che parta dai piccoli produttori e si conformi sia agli standard di qualità che ai criteri di certificazione biologica vigenti in Europa.

Green Net è stata una delle prime organizzazioni in Thailandia a ottenere la certificazione biologica per il riso.

Tra le azioni concrete che Green Net e Earth Net mettono in campo per adattare il sistema produttivo a nuove esigenze c’è ad esempio la raccolta dell’acqua piovana, ma il lavoro non si ferma qui: loro vogliono trovare delle soluzioni concrete per continuare a coltivare biologico e preservare la biodiversità, nonostante i cambiamenti climatici!

Fair Farming Foundation, India

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La Fair Farming Foundation nasce nel 2012, riunendo i contadini di 38 villaggi in India.

I contadini della Fair Farming sono proprietari di piccoli appezzamenti terrieri, che vengono coltivati a riso per circa un 20-30% del totale.

Il riso basmati biologico, pur essendo uno dei più pregiati al mondo, non dà i suoi frutti quando viene venduto sul mercato locale: i contadini vivono in condizioni di scolarizzazione molto bassa, pertanto esposti ad un elevato rischio di sfruttamento.

Inoltre, le zone rurali in cui vivono questi contadini sono ben distanti dalla prima città (più di 3 ore di autobus) e per questo motivo si ritrovano in condizioni di isolamento.

La Fondazione, con lo scopo di migliorare le condizioni di vita nei villaggi rurali alle pendici dell’Himalaya, luoghi che nonostante le difficoltà, offrono un terreno adatto a coltivare riso biologico.

Grazie alla Fondazione e al premio pagato dal Commercio Equo e Solidale è stato istituito un Computer Center: la connessione internet ha permesso a bambini e ragazzi di partecipare a corsi di alfabetizzazione in Hindi e Inglese (lingue ufficiali della zona) e alle donne di frequentare corsi di sartoria.

Queste opportunità erano prima negate alla comunità, ma ora tutti sono consapevoli del fatto che lavorando in maniera solidale e in cooperazione tra i villaggi tutti ne possono trarre vantaggio.

Purtroppo, anche la crisi climatica ha influito negativamente sulle già difficili condizioni di vita dei contadini indiani. Infatti, le piogge sono sempre meno frequenti in quelle zone, e per le coltivazioni si pone il problema della disponibilità dell’acqua.

Una coltura sostenibile, che faccia fronte alle difficoltà

La soluzione adottata da Fair Farming sta in una particolare strategia agronomica detta SRISystem of Rice Intensification: inumidendo il suolo anziché utilizzando una coltura a immersione, i contadini riescono a risparmiare circa il 50% dell’acqua.

Inoltre, il terreno viene rispettato anche secondo le stagioni: quando non si può coltivare il riso si producono legumi e altre verdure. Con la giusta rotazione il terreno rinvigorisce, le famiglie ne ricavano ulteriori nutrimenti e le vendite al mercato si diversificano.